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Descrizione della collezione

La raccolta artistica della Fondazione si pone come continuum dell’attività fino a quel momento svolta dall’omonima Banca che inizia a metà degli anni ’60, fino alla metà degli anni Novanta, acquistando opere antiche e moderne con il preciso obiettivo di raccogliere e valorizzare la produzione artistica locale.
La nascita della collezione delle opere d’arte antiche e moderne della Fondazione si può far coincidere con l’acquisizione nel 1992, dagli eredi, di un insieme di disegni e dipinti realizzati dall’artista pistoiese del XX secolo Corrado Zanzotto (Pieve di Soligo, 1903 – Pistoia, 1980), insieme ad una quantità di medaglie e testimonianze varie della fama raggiunta.
Negli anni a seguire la Fondazione ha agito con l’intento di costituire una ricca collezione di opere che rappresentassero le espressioni artistiche che si sono sviluppate a Pistoia nel corso dei secoli recuperando anche opere che nel corso degli anni sono state trasferite all’estero. Tra le opere più antiche vanno menzionate l’affresco staccato (secolo XIV) che rappresenta la Madonna con Bambino e i Santi Bartolomeo e Jacopo, quattro dipinti di Giacinto Gemignani (1606-1681), la formella centinata in marmo “Vergine col bambino” (c.a. 1480) di Domenico Rosselli detto Rossellino. Mentre per quanto riguarda l’arte moderna la Fondazione non poteva non acquistare opere di Marino Marini (Pistoia 1901 – Viareggio 1980), sicuramente l’artista pistoiese più conosciuto di cui la Fondazione possiede le due statue in bronzo “Arlecchino” e “Il Giocoliere”, oltre ad alcune litografie.
La collezione di arte moderna è anche ricca delle opere degli artisti che costituirono la cosiddetta “scuola pistoiese” definita una delle più interessanti risposte italiane alla Pop Art: Gianni Ruffi (Firenze, 1938), Umberto Buscioni (Pistoia, 1931), Adolfo Natalini (Pistoia, 1941) e Roberto Barni (Pistoia, 1939). Tra gli artisti pistoiesi del ‘900 vanno menzionati Remo Gordigiani, Pietro Silvio Pucci (Pistoia, 1892 – Firenze, 1961), Alberto Caligiani (Pistoia, 1894-1973), Pietro Bugiani (Pistoia, 1905-1992), Alfiero Cappellini (Pistoia 1905 – 1969), Gualtiero Nativi (Pistoia, 1922), Salvatore Magazzini (Pistoia, 1955). Infine la Fondazione ha anche acquisito opere di Mario Nigro (Pistoia, 1917 – Livorno 1992) e Giacomo Balla (Torino, 1871 – Roma, 1958).