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Descrizione della collezione

“Le Istituzioni culturali museali vivono se hanno la capacità di arricchire le proprie collezioni”.  Con questa filosofia è nato nel 2004 il progetto di acquisizione di opere d’arte della Compagnia di San Paolo, destinato ad affiancare, nelle città di Torino, Genova e in misura minore Napoli, un più ampio programma della Compagnia teso alla riqualificazione delle monumentali sedi museali presenti nei tre centri storici e alla messa in opera di rinnovati allestimenti e percorsi di visita. La composizione della collezione è alquanto eterogenea, da un punto di vista tipologico, temporale e delle provenienze. In realtà, in coerenza con la logica sopra espressa, essa rispecchia tanto i caratteri dei musei che la Compagnia ha deciso di assistere, quanto le opportunità d’acquisto presenti sul mercato di questi ultimi anni. La collezione della Compagnia, infatti, non deriva dalle proprietà dell’Istituto Bancario San Paolo, ma nasce come politica specifica di acquisto, tanto differenziata negli oggetti, quanto, invece, fortemente unitaria nella ispirazione e nelle finalità Opere di scultura antica giapponese come pure ritrattistica di fine cinquecento dei Savoia, si accompagnano ad arredi in legno dorato attribuibili alla manifattura piemontese del secolo XVIII insieme a quattro inedite vedute di Torino dipinte a tempera su cartoncino nei primi decenni dell’800 o a un significativo insieme di archeologia funeraria cinese.  Non è una scelta capricciosa o idiosincratica. Chi avrà la pazienza di osservare più da vicino questa collezione, e la collocazione delle singole opere, o dei nuclei collezionistici, potrà facilmente comprendere come esse corrispondano alle fisionomie di diverse istituzioni museali, specie in area piemontese. Tutte le opere, individuate in collaborazione con i direttori delle singole istituzioni, con esponenti degli organi di tutela e con esperti delle diverse discipline, sono state offerte in comodato ai musei e destinate ad arricchire le collezioni permanenti, promuovendone la valorizzazione e una migliore conoscenza. Una moderna forma di collezionismo che, nella sua finale e diretta destinazione pubblica e di beneficio alla collettività, trova la propria ragion d’essere in motivazioni più culturali che da mecenatismo e si colloca pertanto in piena coerenza con la generale visione della Compagnia di San Paolo in materia di patrimonio e beni culturali.