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Descrizione della collezione

La Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini ha ereditato le basi della propria collezione d’arte dall’antica Cassa di cui ĆØ diretta erede e ne ha notevolmente incrementato il patrimonio secondo una politica di acquisizioni precisa e coerente, che ha avuto come scopo la valorizzazione della storia culturale cittadina.
Negli anni, infatti, sono state selezionate soprattutto opere di artisti riminesi o di maestri provenienti da altre cittĆ  ma operanti a Rimini, e ci si ĆØ rivolti alle epoche che meglio hanno costruito l’identitĆ  storica della CittĆ  e del territorio. La Fondazione, per esempio, ĆØ entrata in possessoĀ  di sei importantissime tavole della Scuola Riminese del Trecento, che recentemente sono state “ospiti” in notevoli esposizioni romane di rilevanza europea e di una Crocifissione di Bitino da Faenza.
Inoltre, per onorareĀ  il Quattrocento malatestiano, ĆØ stato raccolto un ricco medagliere umanistico legato alle imprese e alle grandi costruzioni di Sigismondo Pandolfo signore di Rimini: il Tempio Malatestiano e Castel Sismondo, al cui restauro e alla cui valorizzazione la Fondazione si ĆØ dedicata energicamente negli ultimi dieci anni. Occorre anche ricordare perĆ² sia i dipinti del raffinato Cinquecento romagnolo, di radice veneto-belliniana e fiamminga, sia quelli del Seicento, rappresentato soprattutto dall’entusiasmante figura artistica di Guido Cagnacci a cui, tra il 1993 e il 2008, sono state dedicate rimarchevoli mostre monografiche. Altre interessanti testimonianze hanno riguardato infine l’etĆ  moderna, dal Settecento al Novecento. ƈ da notare che la maggior parte delle opere della Fondazione sono stateĀ  lasciate in deposito al Museo della CittĆ , affinchĆ© possano essere conosciute da un sempre piĆ¹ ampio numero di visitatori e studiosi, seguendo in ciĆ² la vocazione pubblica dell’Ente.

 

 

In questa collezione sono presenti 42 opere
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