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Descrizione della collezione

L’attuale raccolta d’arte dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze si è formata nel corso del Novecento con un interesse prevalente per la pittura e riferendosi in particolare a tre filoni: Maestri antichi e moderni dal Trecento al Novecento, Vedute di Firenze, Macchiaioli e Post-Macchiaioli. Tuttavia solo da pochi anni l’Ente, che a suo tempo ha ereditato dalla banca conferitaria Cassa di Risparmio di Firenze il nucleo fondamentale di opere che oggi sono custodite nella sede storica di Via Bufalini, ha ripreso la tradizionale politica di acquisizioni, in un’ottica sempre volta al recupero e valorizzazione di testimonianze artistiche pertinenti al territorio di riferimento.
Dal 2004 è iniziato un nuovo ciclo di acquisizioni con una scultura, la “Fauna che munge una capretta” di Valerio Cioli, che faceva parte dell’impianto statuario che ornava la Villa di Pratolino.Nel 2005 e nel 2006 sono state acquisite due vedute di Firenze di Thomas Patch; sempre nel 2006 l’Ente ha acquistato la Santa Lucia di Francesco Conti, ed effettuato alcune incursioni nel campo dell’arte contemporanea con Primo Conti (di cui già possedeva alcune importanti opere) e Luciano Guarnieri, artisti da sempre legati alla Cassa.
Nel 2007 le operazioni più importanti sono state l’acquisizione delle opere storiche di Pietro Annigoni (cui ha fatto seguito l’istituzione del Museo a lui dedicato a Villa Bardini) e di un nucleo di fondi oro dell’Eredità De Carlo, tra cui spiccano due piccoli tondi di Giotto, San Giovanni Battista e San Francesco, nonché un San Giovanni Evangelista di Gherardo Starnina, Noli me tangere e Madonna allattante di Barnaba da Modena, e due sportelli con figurazioni sacre di Jacopo del Casentino. A ciò si aggiunge una tavoletta del Beato Angelico raffigurante un Santo domenicano, assegnata al Museo di San Marco.
Il 2007 è un anno ricco di accessioni di opere di Macchiaioli e Post-Macchiaioli, con dipinti di Niccolò Cannicci, Eugenio Cecconi, e Lorenzo Gelati; per il Seicento, un “Carosello notturno nel giardino di Boboli” di Stefano della Bella. È stata inoltre rilevata una pala fondo oro di Paolo Schiavo, una Madonna con Bambino in trono tra due angeli, e un’interessante Fantasia marina con tre putti, raffinato prodotto della Manifattura di Doccia della metà del Settecento.
Nel 2008 è stato acquisito un bozzetto di Felice Casorati, mentre nel 2009 la Banca CR Firenze S.p.A. ha ceduto all’Ente “Le Ultime Vangate” di Angiolo Tommasi, opera di grande interesse nella tradizione naturalistica tardo ottocentesca. È stato poi rilevato un cospicuo fondo di opere contemporanee appartenuto al critico e storico dell’arte Alessandro Parronchi.