Descrizione della collezione
Il fenomeno della dispersione delle opere d’arte, diffuso in maniera esponenziale a partire dall’Unità d’Italia, in seguito alla soppressione delle corporazioni religiose, portò a perdite notevoli del patrimonio artistico umbro soprattutto tra il 1860 1 il 1910, nonostante l’impegno degli ispettori inviati dal ministero, come il Guardabassi, il Sacconi e il Sordini.
Nel corso del secolo scorso la dispersione è continuata per l’incuria e l’abbandono di edifici isolati e per le carenze conoscitive relative al patrimonio artistico, fino a quando il principio della catalogazione dei beni di proprietà pubblica e una maggiore sensibilità ha coinvolto progressivamente anche istituzioni locali nella loro tutela e nella loro conservazione, portando ad una netta riduzione del fenomeno, senza, però il recupero delle perdite passate.
Fra le istituzioni locali impegnate in questa direzione si è distinta, a Spoleto, la Fondazione Cassa di Risparmio che ha intensificato le acquisizioni di opere legate alla storia dell’arte spoletina e umbra, con lo scopo precipuo di evitarne la dispersione e creando, al contempo, un’importante raccolta, che spazia dai dipinti alle sculture, ai disegni, alle cartoline d’epoca e comprende l’arte medievale, moderna e contemporanea.