Carmassi Enrico
La folla. Città – ante 1971
Tecnica
tecnica mista su carta
Collocazione
Sede centrale Cassa di Risparmio della Spezia
Proprietà
Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A
La folla di Carmassi
Il bozzetto “La Folla” di Enrico Carmassi è preparatorio all’opera Città compressa, una scultura in terracotta composta da otto blocchi assemblati, in cui la rappresentazione del centro urbano recupera un tema caro al futurismo e segue una parte del rinnovamento artistico che, a partire dal secondo dopoguerra, si dedica alla tecnica dell’assemblaggio sperimentando le potenzialità di nuovi materiali.
Il titolo sembrerebbe ispirarsi al “Marcovaldo” di Italo Calvino: “Ma in questa città verticale, in questa città compressa dove tutti i vuoti tendono a riempirsi e ogni blocco di cemento a compenetrarsi con altri blocchi di cemento, si apre una specie di controcittà…”. Ecco, la controcittà. Nel bozzetto di Carmassi il reticolato che si svolge su l’intera superficie non contiene, non ingabbia e né opprime. Esso sembra piuttosto organizzare la folla, distribuirla nei vari spazi, collocandola in file sovrapposte fino a riempire i vuoti. La città è fatta perlopiù di persone che, seppure si ripetono iconicamente in una bidimensionalità da mosaico bizantino, si uniscono e mischiano fra di loro, sostituendosi ai blocchi di cemento, ai muri, alle costruzioni.
Persone che riducono le distanze e gli spazi, fino a sovrapporsi come in un abbraccio monumentale. Persone che a volte si tengono per mano, mentre in altre si assemblano in gruppi per parlare, per scambiarsi opinioni, per discutere e condividere idee. Ci piace pensare che la “controcittà” cui si è ispirato l’artista non sia altro che una città composta da cittadini propensi a collaborare per il bene comune, coinvolti dalla stessa urgenza, dallo stesso senso di appartenenza alla comunità in cui vivono, consapevoli di poter plasmare e influenzare la società attraverso la partecipazione, e in cui prevalgano sullo stesso piano i diritti e le responsabilità. Un luogo di convergenza tra etica e politica, tra essere uomo buono e buon cittadino.