La mostra Lino Mannocci: una retrospettiva, aperta al pubblico presso il Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca, raccoglie una vasta scelta di opere dell’artista viareggino a tre anni dalla sua scomparsa. Realizzata in collaborazione con la Fondazione Lucca Sviluppo e la Galleria Ceribelli, con il patrocinio del Comune di Lucca, sarà aperta al pubblico, con ingresso libero, fino al 6 ottobre.
A curare la mostra la famiglia e gli amici di Lino Mannocci, dopo una lunga analisi dell’archivio personale dell’artista. “Con questa mostra si ha l’intento di far affiorare, attraverso la sua opera, la grande umanità della persona – come si legge nel testo critico a firma di Nadia Marchioni, inserito nel catalogo, edito da Maria Pacini Fazzi -. Umanità che dai lavori traspare intatta, in tutta l’umiltà, la sapienza, la cultura e l’amore per la vita, la storia, le persone, gli elementi naturali e “divini” oggi eternati nelle sue tele, scritti e incisioni”.
Nato a Viareggio nel 1945, Mannocci ha vissuto a lungo a Londra e le sue opere sono presenti in vari musei europei e americani. Alla fine degli anni Settanta, ha co-fondato il movimento artistico “La Metacosa” di cui hanno fatto parte Giuseppe Bartolini, Giuseppe Biagi, Gianfranco Ferroni, Bernardino Luino, Sandro Luporini e Giorgio Tonelli. Dagli anni ’90 si contano numerose esposizioni delle opere di Mannocci nelle più importanti città del mondo: da San Francisco a New York, da Londra a Firenze; oltre alle collaborazioni con la Curwen Gallery, con Art First di Londra e la Galleria Ceribelli di Bergamo. Nel 2006 ha esposto a Mumbai e Delhi, in India. A seguito di questo viaggio ha scritto “Madre India – padre Barbiere”, un testo corredato da suoi scatti fotografici, pubblicato da Skira nel 2008. Attivo fino all’ultimo, nel 2015 la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze ha ospitato la personale “Lino Mannocci – Recent Works”.
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