Oltre cento opere tra serigrafie, video, stampe e sculture raccontano l’arte dello street artist britannico noto per il suo stile sarcastico e beffardo nella mostra Banksy. Realismo Capitalista, promossa da Fondazione CR di Volterra nel Centro Studi Espositivo Santa Maria Maddalena.
Prodotta da Opera Laboratori e curata da Stefano Antonelli e Gianluca Marziani, la mostra è esito di un progetto scientifico, critico e interpretativo indipendente, ideato, curato e finanziato fuori dalla sfera d’influenza dell’artista, ma verificato e approvato per conto di Banksy da Control Office ltd: l’ufficio che gestisce le pratiche burocratiche per Banksy, l’unico punto di contatto per l’artista.
La mostra è costituita da un percorso che attraversa opere, materiali e documenti di Banksy come esito di uno studio multidisciplinare letto attraverso l’omonimo saggio del filosofo Mark Fisher.
A Volterra sarà possibile entrare nel mondo di Banksy non soltanto attraverso i suoi lavori in strada ma anche attraverso la produzione, forse meno conosciuta, realizzata in studio. Senza dimenticare i cortometraggi e documentari, ben 18 quelli visibili dal 1995 al 2009, che raccontano un Banksy quasi inedito dietro la macchina da presa. Ruolo che gli valse la nomination agli Oscar nel 2010 con “Exit Through the Gift Shop”.
Quello strutturato dai due curatori, prodotto e allestito da Opera Laboratori, è un percorso multidisciplinare che attraverso due porte d’ingresso – rappresentate dalla cultura punk e dalla street art – cerca di sviscerare il fenomeno Banksy a 360 gradi senza dimenticare altri artisti che interagiscono con lui come: Kaws, Shepard Fairey, Blu, Invader, Ben Eine, JR e Damien Hirst.
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