Fino al 29 febbraio 2024, il Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi a Pistoia accoglie Il giardino incantato. Viaggio interattivo nell’arazzo millefiori: un’installazione immersiva capace di offrire un’esperienza inedita di uno dei capolavori di arte tessile fiamminga del XVI secolo, permettendo di esplorarlo, per la prima volta, in tre dimensioni. L’installazione è un progetto di Fondazione Pistoia Musei e Fondazione Caript ideato e realizzato in collaborazione con il collettivo artistico camerAnebbia.
L’arazzo millefiori di Pistoia, detto “dell’Adorazione”, in seta e lana, di dimensioni considerevoli (267 x 790 cm), è una delle opere d’arte più importanti della città e raffigura un raffinato giardino fiorito popolato anche da animali selvatici e fantastici, come l’unicorno. Il manufatto, di proprietà della Cattedrale di Pistoia e dal 2016 esposto nel Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi, sarà allestito in una delle sale più rappresentative della mostra Favoloso Calvino. Il mondo come opera d’arte: Carpaccio, de Chirico, Gnoli, Melotti e gli altri in programma alle Scuderie del Quirinale fino al 4 febbraio 2024.
Il giardino incantato propone una grande proiezione immersiva che farà scoprire i segreti della storia e della fabbricazione dell’arazzo e approfondire i soggetti dedicati alla flora e alla fauna da un punto di vista inusuale e innovativo. Grazie all’installazione interattiva il visitatore potrà navigare tra i contenuti proiettati sulla parete generando un paesaggio d’immagini in cui tutti i visitatori potranno immergersi.
Al termine della rassegna dedicata a Italo Calvino, con il rientro dell’arazzo nella sala del Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi, l’opera digitale potrà essere condivisa con enti, istituti, scuole, per promuovere la conoscenza dell’opera e del Museo, offrendo nuove opportunità educative e culturali.
Il progetto curato nei suoi contenuti scientifici da Annamaria Iacuzzi e Cristina Taddei, conservatrici di Fondazione Pistoia Musei, e Gaia Ravalli, storica dell’arte della Scuola Normale Superiore di Pisa con la supervisione di Monica Preti, direttrice di Pistoia Musei.
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