Presso l’Imago Museum di Pescara, polo museale rigenerato dalla Fondazione Pescarabruzzo, è stata inaugurata la mostra “Joan Miró. Nel giardino della pittura”, dedicata al grande artista spagnolo (1893-1983) a centotrenta anni dalla nascita e a quaranta dalla morte.
“Considero il mio atelier come un orto – scriveva metaforicamente Miró nel 1959. Lavoro come un giardiniere o come un vignaiuolo. Laggiù ci sono dei carciofi. Qui delle patate. Bisogna tagliare le foglie affinché crescano i frutti. Venuta l’ora, bisogna potare”.
Ed è proprio alla natura, suggestiva e fantastica, che tutta la sua opera sembra ispirarsi con le sue forme oniriche e surreali, fatte di segni e colori infantili e spontanei. L’esposizione, che raccoglie alcuni dipinti originali, tra cui la tela proveniente dalla Pinacoteca Civica di Savona, che appartenne al Presidente della Repubblica Sandro Pertini, e un gruppo di 78 opere grafiche che l’artista spagnolo realizzò nell’isola maiorchina negli anni ’70.
Patrocinata dal direttore dell’Istituto Cervantes di Roma, Ignacio Peyró Jiménez, la mostra è stata fortemente voluta e promossa dalla Fondazione Pescarabruzzo.
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