Costa Giovanni Battista
Strada in pianura, 1890
olio su tela
cm 76 x 102
collocazione:
Palazzo Melzi d’Eril, Milano
proprietà:
Fondazione Cariplo
Strada in pianura di Giovanni Battista Costa
I wandered lonely as a cloud. Il passo lento del viandante libra leggero sulla strada come una nuvola. Egli si muove in cammino contando solo sulle proprie forze. Cammina lungo i sentieri vagando in ogni dove. A guidarlo è il desiderio di conoscenza unito alla curiosità dell’incognito. Nella totale immersione nello spazio naturale che lo circonda c’è l’emozione del camminare, la contemplazione del paesaggio, il tempo che scandisce un altro ritmo, ma c’è anche la fiducia di trovare risposte nella bellezza della sua avventura solitaria.
L’esperienza del cammino ha valore in sé, è esso stesso esperienza di vita, una condizione tutta interiore dove si evidenzia assieme uno stato di sospensione (l’allontanamento dal quotidiano) e di conoscenza (la curiositas della scoperta), che diventa simbolo dell’esistenza umana. Il viandante è come un eroe. Per questo, l’osservatore ne rimane affascinato e si immedesima nella ricerca di quel percorso dentro e fuori di sé.
Pittore attivo in Liguria tra la f ine dell’Ottocento e l’inizio del secolo successivo, Giovanni Battista Costa, dal 1874 si forma alla Accademia Ligustica di Belle Arti a Genova, dove determinante è l’incontro con la ricerca di Plinio Nomellini e Pelizza da Volpedo. L’artista sente il bisogno di fissare il ricordo di un’emozione vissuta e trasmette sulla tela le atmosfere di un paesaggio studiato dal vero, dando corpo non solo alle cose, ma anche all’aria, alla luce, ai pieni e ai vuoti, in una nuova idea di pittura.
Il reale studiato attraverso l’emotività del pensiero. Le montagne violacee con le cime imperlate di neve sono sullo sfondo. Il viandante incede lento sul sentiero il cui inizio è oltre l’orizzonte, nel contrasto tra la campagna desolata serrata dai monti e dal cielo. In lontananza, appena visibile allo sguardo, si stagliano vibratili un casolare e un carretto che percorre la via al contrario: il passaggio del viandante non ha alterato il susseguirsi naturale del tempo e delle cose. Il vero viandante attraversa i luoghi sentendosi abitante di essi e, assieme al rispetto di ciò che incontra, vi è anche il desiderio di prendersene cura in un sentimento di appartenenza e di unione.