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Ultimi due giorni per visitare la mostra Concetta Russo Sfumature dell’invisibile, un allestimento promosso dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia nell’ambito della rassegna d’arte contemporanea “Il corpo e la mente”. La mostra, allestita nella galleria della Fondazione, e predisposta come un percorso tattile per ciechi e ipovedenti, è stata curata da Stella Ingino e Gianfranco Piemontese.

Come la prospettiva e il chiaroscuro rappresentano la tridimensionalità di un dipinto, così la plasticità delle opere tattili create da Concetta Russo ha l’ambizione di rendere visibile ciò che per i ciechi non lo è – ha scritto Gianfranco Piemontese nell’introduzione al catalogo che accompagna la mostra -. E se questi due mondi sembrano distanti e non toccarsi mai, l’appassionata ricerca condotta dall’artista foggiana supera questo fastidioso preconcetto e ci introduce in un unico ambiente reso fruibile anche per chi non vede. Nello spazio tradizionalmente riservato all’opera pittorica, infatti, l’artista proporrà due versioni dello stesso lavoro, una nella forma bidimensionale classica del dipinto e, di fianco, una plastico-tattile tridimensionale, percepibile da ciechi e ipovedenti, con uno stile chiaro ed esteticamente molto gradevole, che permetteranno al pubblico di conoscere le diverse forme di elaborazione artistica”.

L’arte è un diritto di tutti, anche di chi non può vederla – ha scritto nel suo testo critico presente sul catalogo Stella Ingino -. Concetta Russo, artista affermata, da anni si dedica all’insegnamento della lettura e scrittura braille ai minori videolesi, collaborando inoltre con l’Unione Italiana Ciechi. Nella continua ricerca di un’arte accessibile a tutti, Concetta Russo ha tradotto in installazione ciò che il pennello ha dipinto su tela. Il continuo rimando dall’immagine pura alla sua trasfigurazione plastica e viceversa, dalla realtà oggettuale alla sua riproduzione pittorica, genera un dialogo serrato tra le opere. Le installazioni, concrete per loro stessa natura, così come le pitture, stese su una tela ruvida estremamente materica, possono essere fruite sia visivamente che tangibilmente. Lo spettatore può quindi “vedere toccando”, assaporando la superficie palpabile delle creazioni e gustando l’arte anche con le mani”.

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